Deontologia della barbarie,  Vedo Cose - Mi faccio di Gente

DIECI motivi per NON parlare di 50 sfumature di grigio (però parlandone).

Potevo non parlarne?

Si.

Ma sarei stata una persona per bene…

«Signori, qui siamo tutti gente perbene!»
«Signori, qui siamo tutti gente perbene!»

6,66 secondi dopo…

 

«T'aggia accire!!!» «Te mett o pesc' 'mmoc!» «E je tu chiav 'ncul a chella puttan e mammt'!»
«T’aggia accire!!!»
«Te mett o pesc’ ‘mmoc!»
«E je o chiav ‘ncul a chella puttan e mammt’!»

 

Probabilmente avrei dovuto evitare, lasciare che la cosa si sgonfiasse il più velocemente possibile, senza aggiungere le mie infinitesime gocce di benzina sul fuoco, ma voglio essere onesto con voi:

Sono un debole.

La voglio pure io quella secchiata di visualizzazioni in più e voglio anche liberarmi di un po’ di bile, quindi parlerò di “50 sfumature di grigio” ma sarò costruttivo, proponendovi alternative interessanti e motivazioni valide per svariati credi religiosi ed etnie del regno animale e vegetale.

(Ovviamente mi riferisco al film, che mo’ veramente parlo di liBBri! C’ho il tempo di mettermi pure a legge i liBBri Io! Con un’invasione in atto, i ROM da sgomberare, le Radici dell’ItaGlia da difendere, la Fornero, la crisi causata dall’euro e dall’UE, #IO mi mettevo a leggere veramente i liBBri! Ma andate a lavürar a Casaaa!!! #telelavoro #Salvì)

PRIMO MOTIVO

Perché ha rotto il cazzo.

SECONDO MOTIVO

Perché non ci rende automaticamente più trasgressivi, desiderati e monelli. Io sono anni che tengo questa roba sul comodino, ma non è cambiato granché. Forse mi manca l’elicottero…

What else?
What else?

TERZO MOTIVO

Perché, usando le parole di Amlo, il film è sicuramente parte di una trilogia ed io ho solo due palle.

QUARTO MOTIVO

Perché ci hanno mentito e truffato, non solo il film è a colori, ma:

In diagnostica per immagini, si ha una sensibilità su scala monocromatica di  65,534 sfumature di grigio (più il bianco e il nero).

In informatica, in generale, è sufficiente codificarne 256 (compresi bianco e nero).

Nella stampa, ci sono 101 intensità di colore, che, tolti il bianco e il nero, fanno ben 99 sfumature di grigio, come ci svela questo fantastico libro, che ha una profondità 49 volte maggiore di 50 sfumature di grigio.

99shades

L’occhio umano riesce a distinguerne nettamente meno di venti, quindi comunque sarebbero grigi sprecati.

La cosa grave però, è che nonostante la promessa, nel film ci sono solo tre sfumature di grigio.

La prima è la mono-espressione del protagonista masKio (ancora non ci dormo la notte che si chiama Mr. Grey, come lo specialista del bucato o come la notissima Sasha), peraltro uguale a quella di Gianni Alemanno, che dalla sua ha il pregio di avere un range di espressioni più vasto di almeno un ordine di grandezza.

Mr. Grey e Alemanno a confronto. Io credo che l'ex-sindaco avrebbe saputo dare svariate manganellate di colore in più al personaggio, è un vero peccato aver preferito la piatta interpretazione data dall'attore del protagonista masKio.
Mr. Grey e Alemanno a confronto. Io credo che l’ex-sindaco avrebbe saputo dare svariate manganellate di colore in più al personaggio, è un vero peccato aver preferito la piatta interpretazione data dall’attore del protagonista masKio.

Le seconda e la terza sono le due espressioni della protagonista feMMina (che proprio in quanto femmina è in grado di fare due cose insieme): Quando si morde il labbro e quando no.

Tra le seconda e la terza sfumatura di grigio, io preferisco di gran lunga la seconda, perché, come da assioma, "la seconda è sempre la meglio!"
Come da assioma, “la seconda è sempre la meglio!”

QUINTO MOTIVO

Perché ha rotto il cazzo.

SESTO MOTIVO

Perché PER ESEMPIO c’è un film tratto da un libro (che non ho letto), Wetlands, che è divertente e provocatorio. Pensate che l’elemento narrativo fondante, dal quale poi si dipana tutto l’intreccio, sono delle emorroidi curate male. È stato soprannominato “50 sfumature di schifo” perché ci sono molte scene splatter, ma il film, nonostante non sia un capolavoro, offre molto più di quello che ci si aspetta, parlando di trasgressioni sessuali, in maniera naturalissima, ma anche di temi più seri. Ve ne parlerò in dettaglio in un altro post, ma son certo che lor signore e signori maestri di bon-ton, che il 14 febbraio eravate ben pronti ad affrontare L’ESTREMA trasgressione di uno sfondato di soldi che “non faccio l’amore, scopo forte”, dice le cosacce all’orecchio e poi sculaccia una cretina che si morde il labbro (però dopo essersela comprata con macchine, regali e viaggi), non vi lascerete impressionare da delle banali emorroidi.

wetlands
Si gratta perché le emorroidi prudono. Non fate quella faccia, hanno un’incidenza del 50%, quindi la metà di voi ne soffrono o ne soffriranno nell’arco della propria vita. Mi dispiace dover essere stato io a dirvelo.

 

SETTIMO MOTIVO

Perché PER ESEMPIO, senza volere essere spocchiosi, ci sarebbe un film,  Nymphomaniac di Lars Von Trier, che seppure tocca l’argomento BSDM solo in un punto, lo fa in maniera profonda, ironica ed interessante, con un livello artistico, narrativo e registico che è inutile proprio starne a parlare.

Questa è la Silent Duck. Gli amanti delle anatre che hanno visto il film o che sanno usare google, capiranno subito.

OTTAVO MOTIVO

Perché PER ESEMPIO, volendo essere spocchiosi, intellettualoidi e pure ‘nu poco cacacazzi, ci sarebbe un film, che vorrei recensire per quanto è bello, ma non mi sento all’altezza: Venere in Pelliccia, basato sull’omonima piece teatrale (che non ho visto), a sua volta basata sull’omonimo libro (che non ho letto) di Leopold Ritter von Sacher-Masoch.

Vensuinfur
Se non vi basta il nome di forte tendenza, vi faccio notare che c’è una cosa che si chiama “masochismo”, ma è venuta dopo.
Se non vi basta, vi dico che è un film di Polanski.
Se non vi basta nemmeno questo mi avete cacat, vi dico che ci sta Emmanuelle Seigner, la moglie di Polanski.
È doppiata da Emanuela Rossi, che tiene ‘na voce che mi fa arrizzare, ed ha doppiato Kim Basinger, Michelle Pfeiffer, Uma Truman, Madonna, Angelina Jolie, Nicole Kidman, Pamela Anderson e VIOLA VALENTINO in Delitto Sull’autostrada.
Che è una cantante italiana, però nei film – in italiano – la doppiano. Mah.

Vabbuo’ vi ho capito.
SI!
La Seigner si veste a zucculone e si vedono pure le zizze.
CONTENTI?!?

Seigner
Qua le zizze non si vedono, però gli occhi cristiddio guardate che OCCHI! Se io la inKontrassi per strada, sarebbe proprio una di cuelle a Kui Kiederei se la pozzo Kanoscere xKé è poprio Karina.

 

NONO MOTIVO

Perché c’è una questione personale.
Mi si sta espropriando del significato di un’espressione.
Adesso, ogni volta che provo ad usare l’espressione “Sfumature di grigio“, mi sento stupido ed ho paura di scontrarmi con un sorrisetto malizioso che, la prima no, la seconda neppure, ma la terza volta potrebbe portarmi a commettere reati rilevanti e sono quindi costretto a ricorrere ai sinonimi:
Intensità di colore, livelli di grigio, gradazioni, tonalità ecc.

Questa cosa mi ha dato sempre tremendamente fastidio, anche quando viene fatto con i simboli.

Credete stia scherzando? Che vi stia prendendo per il culo? Eccovi una serie di esempi:

  • “Forza Italia”.  Capisco che ormai è roba del 1994 e quindi quelli con meno di 21 anni non lo sanno che un tempo urlare quella frase aveva un sapore diverso. Io non l’ho mai più usata, ma anche i telecronisti oggi dicono spesso “Forza Azzurri!” in sua vece.
  • Popolo della Libertà, Polo delle Libertà, Casa della Libertà, Circolo della Libertà, TV della Libertà, Giornale della Libertà ed Esercito della Libertà (Sicuramente ne avrò dimenticato qualcuno).
    In pratica, la parola “Libertà” ormai è associata a qualcosa di sporco.
    Anche guardando Braveheart, quando Wallace urla “Libertà!“, il mio spirito critico si sente a disagio perché potrebbe essere marketing di ritorno.
  • “Casa Pound” ha strumentalizzato il poeta Ezra Pound, quindi oggi, quando l’italiano medio sente “Pound” l’associa prima ad un movimento politico di estrema destra, poi alla moneta o all’unità di massa britannica e poi basta, che l’italiano medio non li conosce i poeti.
  • L’M5S c’ha provato.  La scelta del “cinque stelle” non è stata felicissima, ricorda un po’ i coni Sammontana, un po’ gli alberghi di lusso, un po’ questa. In compenso hanno affittato per un po’ la parola “Cittadino” e l’espressione “Tutti a Casa!“, anche se Salvini sta cercando di farla sua. Non male per dei novellini.

Non prendetevela con me se non mi sovviene una sola forza politica di sinistra che sia riuscita ad espropriare parole, concetti o simboli.

Si scelgono nomi di merda:

  • SEL con quattro voti che prende, vuole abbracciare termini troppo importanti e non riesce a sostenerli: “Sinistra” “Ecologia” e “Libertà”, di cui l’ultimo già preso. Provassero con un termine per volta e ringraziassero piuttosto che non devono pagà i diritti ringraziassero…
  • Il PD usa lo stesso acronimo di una bestemmia. Di che cazzo stiamo parlando?

Ma c’è un esempio molto più forte di simbolo RUBATO e poi DEVIATO:

La swastika.

È un simbolo antichissimo, usato sin dal neolitico fino ad oggi, dove rappresenta un porta fortuna e un simbolo di buon auspicio in svariate culture e religioni asiatiche.
Millenni di uso completamente spazzati via da poco più di una decina di anni di Nazismo, che l’ha così stigmatizzato e snaturalizzato da renderne tuttora illegale l’uso in molti paesi.
Anche potendo, è impossibile tatuarselo, indossarlo o usarlo a cuor leggero in qualsiasi contesto, si finirebbe per essere bollati come neonazisti.

Voglio vedervi un 15 Agosto, ubriachi alla guida, mentre dovrete spiegare alla polizia che il simbolo che vi spunta dalla canottiera, tatuato sul deltoide, è solo un porta fortuna e che il coltello da caccia nel cruscotto vi serviva solo per tagliare i cocomeri, in spiaggia.

Mi spaventa ancor più però, che il condizionamento sia così forte e profondo, che anche io, pur conoscendone il significato, se vedessi qualcuno con quel simbolo, lo etichetterei male.

Ho persino timore a mettere una bella immagine nitida di swastika qui nel post, infatti ripiegherò sulla copertina di un album di Rino Gaetano, sul quale se ne vede una, un po’ distorta.

Dicono che dobbiamo imparare dalla storia.

Il Nazismo ha reso degenere un simbolo di buon auspicio, io non voglio permettere che un film inutile renda vuota e banale un’espressione che usavo spesso.

(Gente, questa è ufficialmente la più bella “reductio ad hitlerum” della mia vita!)

Inoltre il grigio è uno dei miei colori preferiti…

rino_gaetano_-_aida_-_front
Si, quella è una swastika. Mi fido così tanto della stupidità umana che son sicurissimo che c’è stato almeno un coglione che gli diede del nazista. Almeno uno.

 

DECIMO MOTIVO

Perché ha VERAMENTE rotto il cazzo.

Capace in cucina, passabile in corridoio, imbattibile sul divano. Accompagnatore indefesso, paziente ascoltatore, oratore discreto e supereroe nella norma. L'autoironia mi ha reso tripolare ed ora non distinguo più la realtà dalla realtà dalla realtà. ̶A̶h̶,̶ ̶h̶o̶ ̶i̶ ̶c̶a̶p̶e̶l̶l̶i̶ ̶c̶h̶e̶ ̶p̶i̶a̶c̶c̶i̶o̶n̶o̶. Faccio il disadattato part-time, ma nel tempo libero mi dedico al volontariato e cerco di aiutare la mia depressione.

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