• Vedo Cose - Mi faccio di Gente

    Nausicaä della Valle e l’Infierno.

    La Valle dell’Inferno

    è uno dei luoghi più suggestivi del Matese.
    Impervia e selvatica, con gole e canyon, è un brulicare di fauna e flora, dove ancora nidifica stabilmente una coppia di Aquila chrysaetos (aquile reali).

    Foto di Simon "Wildfox" Ciliberti (grazie!)
    Foto di Simon “Wildfox” Ciliberti (grazie!)

    Nel caso decideste di farci n’escursione, vedete di non cacar loro il cazzo, che deveno da scopà.

    Non so esattamente perché abbia questo nome, alcuni sostengono dipenda dalle tante piante di aglio selvatico che la fanno fetare di zolfo, mio padre invece sosteneva che, essendo tutta gole e costoni, il viento sosciante generasse strani ed inquietanti suoni, che le genti locali attribuivano al Diavulu.

    Preferisco la spiegazione del Babbo.

    * * *

    Giorni fa ho rivisto Nausicaä, al cinema.

    No, non quella della Valle Caudina (peccarità, bellina pure lei, ma barely legal!),
    quella della Valle del Vento, classe ’84.

    Erano dieci anni che non la vedevo e, trovandomela di faccia, quasi trasalivo.

    Carina lo è sempre stata, ma s’è fatta proprio femmena! Dura come un delfino! Ha fatto doje cosce longhe che ci vo’ u telpass e le sono anche fiorite due zizze, che meno male che m’ero già seduto.

    Sarà il cibo sano, l’aria pura, l’acqua su Marte, la pillola anticoncezionale (certe volte lo fa…) o forse aveva le tette gonfie per le mestruazioni, in tutti i modi, BENERICA NAUSI’!!!

    Avrei dovuto chiamarti in questi anni, mannaggia Jessica Rizzo…

    La Valle del Vento è un posto dove abita bucolicamente della gente. Si chiama così perché ci soscia sempre il viento. Ma non tanto per dire, proprio sempre!
    Appena smette di sosciare – nel film – tutti si appaurano, addirittura tre bimbe lamentano dolore alle recchie, perché non hanno mai “sentito” il silenzio, senza fruscio di fondo.

    Ovviamente è pieno di mulini a vento, l’ambientazione invece è uno steampunk agricolo ed usano armi e utensili di ceramica.

    Non fate quella faccia, avete mai provato qualcosa di ceramica, a parte il cesso?

    Io ce li ho i coltelli di ceramica e, se all’inizio li usavo con disinvoltura, adesso li tratto con riverenza, perché sono estremamente taglienti e una volta, affettando delle melanzane, mi sono accorciato l’indice di ben 3mm, accorgendomene solo quando ho iniziato a sentirmelo bagnato mentre le melanzane si tingevano di rosso.
    Statv’ accort.

    Personaggi.

    #Tre simpatici partigiani, che, con nonchalance, assaltano un carrarmato con il solo ausilio di bombe-carta e bastoni.

    viecchi

    Noi li sfottiamo i viecchiemmerda, invece dovremmo ricordarci che sono tuttalpiù incontinenti,
    non incompetenti.

    È gente che se l’è vista coi King Tiger, mica con le 500 Pop/Sport/Lounge/Turbo.
    Nonostante l’artrite e l’arteriosclerosi, a bocce e a tressette, ancora spaccano i culi.

    #Il Sommo Yupa, un’avventuriero che gira il mondo in cerca di un perché, ma tutte le femmine dei villaggi gli vogliono bene e gli chiedono di battezzare i criaturi.
    Questo peculiare comportamento, unito ai suoi occhioni, lascia intendere che girando di villaggio in villaggio, non si addorme mai a pesce pulito.

    Se fai il guaio, poi te lo devi crescere.
    Se fai il guaio, poi te lo devi crescere.

    Yupa c’ha un barbaffo hipster che il nonno di Heidi sembra ‘nu criaturo di 10 anni e sfoggia pure ‘na cresta castana che nemmanco El Shaarawy, mostrandoci tutto il suo punkesimo bicolore. La riprova di quanto sia avanti Miyazaki, che trent’anni fa già sapeva i tagli di capelli che si sarebbero portati.

     

     

    Yupa, con una zoccola imperiale morta in testa.
    Yupa, con una zoccola imperiale morta in testa.

    #La principessa Kushana invece si è guadagnata il mio rispetto e il titolo di “Vergine di Ferro”, perché inizialmente è bardata in quella che sembra un’armatura, poi, mentre è ammanettata in prigionia, si stacca quello che si pensava fosse un guanto e scopriamo che è invece una protesi, come tutto il braccio ed entrambe le gambe.

    Kushana

    Ella poi aggiunge, maliziosamente (nel primo doppiaggio no, perché nell’87 in Italia certe cose non si potevano dire):

    «Chiunque diventerà mio sposo, vedrà cose ben peggiori.»

    Insomma, c’ha la fessa d’oro, non nel senso che non la smolla, nel senso che se non ti porti il cuoppo dell’olio dietro quando vai a fare le cosacce con lei, è cazz che sul più bello fa *CLANG* e grippa. A quel punto l’unica è provare a pulire la candela e soffiare due volte nel cycler, che forse riparte.

    #Teto è uno scoiattolo-volpe, tenera mascotte del film e – credo – primo esempio di pokemon della storia dell’animazione.

    Teto
    Teto, dopo aver cacato sui muri.

    #Su Nausicaä già abbiamo arrattusiato, quindi parliamo del suo outfitte:

    Nausicaä

    • Vestarella a manica lunga con collo a pistagna.
    • Guanti e cappello da aviatore, con maschera antigas.
    • Cinturone con marsupio.
    • Ingannevoli leggings color carne.
    • Gambali portoghesi, rigorosamente in pendant con il resto.
    • Daga e fucile.
    • Ricchini rossi a goccia.

    Sulla carta sembrerebbe aver svuotato un mercatino scegliendo le cose più trappane, ma nella pratica fa la sua porca figura, a dimostrazione del fatto che l’eleganza non dipende solo da cosa indossi, ma anche da come la indossi.

    Da notare i taschini modificati in cartucciere, in modo da avere sempre comodamente a portata di zizza ben sei proiettili.

    Come a dire:
    «Sono dolce e gentile, ma sparo».

    Sicuramente più incisivo delle stupide maglie:
    «Stasera faccio la brava».

    È una donna di un certo calibro.
    (Questa è triste e banale, ma se non vi faccio saggiare LO limone di tanto in tanto, finisce che non mi apprezzate più IL zucchero.)

    Abbuo’, mi so sfastiriato di parlare di outfit, torniamo alle cose serie:

    La scena nella quale, su un aereo in fiamme che precipita, fa riparare lo scoiattolo tra le sue tette.

    «Teto! Nasconditi qui!» «Sore', mi ci facc' a tana!»
    «Teto! Nasconditi qui!»

    In quel momento la mia invidia  è stata cosi grande e ringhiante, che da dietro hanno urlato «Shhhhhhh! Silenziooo!» ed ho dovuto tirarle un ceffone, sempre figure di merda mi fa fare.

    Non parlare come se non ci fossi, ti ho già chiesto scusa…

    Scusa un corno! La prossima volta resti a casa, scostumata!

    Nausicaä è una pacifista, messianica, ecologista e dolce ragazza, ma sa anche sparare, tirare di scherma e fare i bucchini guidare aerei, anche con uno scoiattolo tra le tette e, alcune di queste cose, anche senza mani.

    È Gesù Cristo con le tette, Ghandi con le ovaie, Zorro con gli occhi belli.
    Anzi, è meglio di tutti e tre.

    Le piacciono gli artropodi, quindi non ti sveglierà mai in piena notte perché c’è un ragno nel bidet e suppongo che sappia anche aprirsi i barattoli da sola.

    Come non amarla una ragazza così?

    Nella Valle del Vento inoltre, la colata gel non sanno proprio cosa sia e le ragazze non lavorano nei weekend come cameriere per comprarsi 30ml di Black Opium, desensibilizzandoti poi l’olfatto, quando hai la sfortuna di beccarle sottovento, appena uscite di casa.

    Vabbe’, ma il profumo è quella nota in più per distinguersi!

    Vestendosi tutte con gli stessi panni di Zara e Promod?
    Cospargendosi abbondantemente tutte con lo stesso profumo?

    Così non solo non le distinguo, ma la mia priorità diventa scappare a casa per sciacquarmi le narici col bicarbonato nel tentativo di salvare il mio olfatto.

    È anche stupido! Metti che so’ fidanzato co’ una e mi tengo a n’altra: se c’hanno lo stesso profumo, mi posso impruscinare quanto voglio co’ la concubina, che l’altra quando vuoi che mi sgami…

    Ma di che stavamo palrando? Ah si! Quasi dimenticavo: Nausicaä adora i grossi uccelli neri!

    *

    *

    *

    Sono Kai e Kui, una coppia di uccellacci neri usati come cavalcature, che vi pensate? Shhhcostumati!
    Kai e Kui, una coppia di uccellacci neri usati come cavalcature, che vi pensavate? Shhhcostumati!

    Lato Tecnico-Artistico.

    Lo studio Ghibli, insieme al compianto Satoshi Kon (qualcuno ha detto Paprika?) e a pochi altri, riesce a far vedere i colori ai daltonici.
    Devo aggiungere altro?