Deontologia della barbarie

Studi approfonditi o prese di posizione arbitrarie su argomenti che vanno dalla merda al Paradiso. Prendiamo il treno che va a "Vaffanculo città" senza passare dal via.

  • Deontologia della barbarie,  Vedo Cose - Mi faccio di Gente

    Lunachòc: Moscow Mule, amore, guerra e cinema di menare.

    Tendo pregiudizialmente a tenermi alla larga dai film che vincono gli Oscar.
    La vita è troppo breve per perdere tempo dietro alle cose intelligenti e cool,
    soprattutto quando ci sono così tanti film con i dinosauri ancora da vedere.
    –Stanlio Kubrick, i400calci – Rivista di cinema da combattimento, 8 agosto 2012

     

    Ho un grosso problema.

    Uno solo? Dai, non facciamo i modesti!

    O meglio ne ho tanti,  però oggi voglio parlare di questo.

    ….

    E magari pure di qualche altra cosa, poi vedo, mai stato capace a priori di decidere le cose che scrivo.

    Flusso di coscienza direbbe Joyce. Ma io non sono James Joyce,

    Bel cappottino, lo fanno anche da uomo?
    Bel cappottino, lo fanno anche da uomo?

    anche se mi farebbe piacere. Ma se sul ring con me si misurasse chissà quante ne pigliasse…

    Ma io non sono neanche Jake la Motta. Anche se mi farebbe piacere. Ma chissà se sul ring… ah no aspè. Pugile.

    Gente a cui non tenteresti mai di scippare la pensione.
    Gente a cui non tenteresti mai di scippare la pensione.

    Chiatto e vecchio, ma pur sempre pugile.

    Forse ancora ancora De Niro. Ma non sono sicuro.

    Che è, povero stro'zz dici a me, eh?
    Che c’è, povero stro’zz dici a me, eh?

    No, Ferruccio Amendola, dicevo al vecchietto a cui prestavi la voce. Tu torna in paradiso ad insegnare agli angeli il connubio tra Dixan e Vernel.

     

    Comunque.

    Visto che si parla di cinema…

    C’è un problema.

    Uno solo?

    Shhhh. Mi fai perdere il filo.

  • Deontologia della barbarie

    DIECI motivi per cui PER TE il VINILE è decisamente meglio.

    L'unico vinile imprescindibile di qualsiasi collezione.
    L’unico vinile imprescindibile di qualsiasi collezione.

    1. Perché tanto sai quattro gruppi in croce. Na volta che ti sei comprato quattro dischi e ne hai regalato un altro alla tipa che hai conosciuto al Circolo degli Artisti tra un cocktail all’amianto da 10 euro e l’altro, che non te l’ha data però non per altro che per una congiunzione sfavorevole di Venere in casa del Capricorno e comunque l’oroscopo di Internaz…


     

     

    basta.

    dicevo, con i tuoi bei cinque dischi all’attivo stai a posto.

    2. Perché puoi portarli in bella vista sotto le ascelle mentre giri per il centro orgoglioso e sudato. Le copertine in cartone assorbiranno tutti i tuoi preziosi umori e odori. Cosa c’è di più sexy e vissuto di una bell’alone giallastro sulla copertina del White Album?

    3. Perché i vinili suonano decisamente meglio.

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    ——————INTERMISSION

    Heute Singen Wir mit Heino
    Heute Singen Wir mit Heino
    Heute Singen Wir mit Heino
    Heili Heilo Heilaaaaah

    Ha-Ha Ha-Ha Ha-Ha Ha-Ha

    ————————————-

  • Deontologia della barbarie

    Come sconfiggere l’ansia vagando in un’astronave.

    Ho fatto un sogno strano stanotte.

    Una volta tanto non venivo torturato a sangue da qualcuno convinto mi scopassi la sua ragazza.

    Oddio nei sogni di solito me le scopo per davvero. Ma mi beccano sempre. E incazzati come le belve mi prendono, mi legano, mi incatenano a dei dischi di Norimberga e cominciano a sezionarmi, tipo qualche volta mi tagliano il cazzo (che in fondo ha senso), le palle (pure questo), le mani o direttamente le braccia (questo pure), la lingua (eh si, questo ha molto senso), i piedi (no, questo per qualcuno potrebbe avere senso, però per me non tanto), a volte mi hanno dato fuoco…una volta mi hanno riempito di benzina le spalle (analisti freudiani, che ne pensate?) e spesso mi cavano i bulbi oculari con un cucchiaio facendomi gridare così tant-

     

    Va bè ho reso l’idea.

    Torniamo a noi.

    Ho fatto questo sogno, dicevamo. Ero in un corridoio stretto e senza luce, claustrofobico, che ricordava molto i corridoi della nave Nostromo in Alien

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    Una cosa così, insomma

    Io vi vagavo, spaventato, senza sapere dove andare, pieno di ansie, paure, frustrazioni. Il cuore batteva come la cassa di una serata frenchcore (e forse c’era anche del frenchcore in sottofondo, ma non ci metterei la mano sul fuoco).

    Come fu, come non fu, nella mia marcia del terrore mi imbatto in qualcosa di assurdo.

    Questo?
    Questo?

     

     

     

    NO.

    Anche se mi sarebbe piaciuto.

     

     

     

     

    Questo, allora?
    Questo, allora?

     

     

     

     

    NEANCHE.

    Per fortuna.

    Mi sono trovato davanti un display touchscreen.

  • Deontologia della barbarie

    Come ti spiego e risolvo i̶l̶ ̶g̶e̶n̶o̶c̶i̶d̶- le botte sul culetto degli armeni in poche mosse.

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    Questa settimana, sulla scacchiera politica mondiale, svariate prime donne col cazzo si sono svegliate con il mestruo e hanno deciso di tirare su un putiferio per una storiella successa più di un secolo fa.

    Ma io nollosò! Invece di andare ad arrestare a chi arrobba e accire aggente! VeRgONNNiA!

    Vi spiegherò e risolverò la faccenda in poche mosse, facendovi fare un piccolo gioco, ovvero dovrete indovinare tra tutte le dichiarazioni riportate nel pezzo, quelle che sono completamente false.

    Domenica scorsa, papà Francesco

    Papà Francis
    Yo!

    durante la sua solita messa, ha definito l’olocausto degli armeni

    «il primo genocidio del XX secolo.»

    Bergoglio era andato a colpo sicuro, pensava fosse una cosa assodata, l’aveva già detta Giovanni Paolo 2 quindici anni prima e poi aveva pure verificato controllando sulla Treccani, che tiene sempre alla sinistra della Bibbia:

    genocìdio: Sistematica distruzione di una popolazione, una stirpe, una razza o una comunità religiosa.

    Il termine fu utilizzato per la prima volta dal giurista Raphael Lemkin per designare, in seguito allo sterminio degli Armeni consumato dall’Impero Ottomano nel 1915-16, una situazione nuova e scioccante per l’opinione pubblica;

    Non poteva immaginare, essendo uomo di chiesa, la reazione isterica dovuta ai fastidi delle dame politiche dei nostri tempi in quei giorni lì, nonostante i passi avanti della scienza e i prodigi della tecnica, come il lactifless.

  • Deontologia della barbarie,  Vedo Cose - Mi faccio di Gente

    DIECI motivi per NON parlare di 50 sfumature di grigio (però parlandone).

    Potevo non parlarne?

    Si.

    Ma sarei stata una persona per bene…

    «Signori, qui siamo tutti gente perbene!»
    «Signori, qui siamo tutti gente perbene!»

    6,66 secondi dopo…

     

    «T'aggia accire!!!» «Te mett o pesc' 'mmoc!» «E je tu chiav 'ncul a chella puttan e mammt'!»
    «T’aggia accire!!!»
    «Te mett o pesc’ ‘mmoc!»
    «E je o chiav ‘ncul a chella puttan e mammt’!»

     

    Probabilmente avrei dovuto evitare, lasciare che la cosa si sgonfiasse il più velocemente possibile, senza aggiungere le mie infinitesime gocce di benzina sul fuoco, ma voglio essere onesto con voi:

    Sono un debole.

    La voglio pure io quella secchiata di visualizzazioni in più e voglio anche liberarmi di un po’ di bile, quindi parlerò di “50 sfumature di grigio” ma sarò costruttivo, proponendovi alternative interessanti e motivazioni valide per svariati credi religiosi ed etnie del regno animale e vegetale.

    (Ovviamente mi riferisco al film, che mo’ veramente parlo di liBBri! C’ho il tempo di mettermi pure a legge i liBBri Io! Con un’invasione in atto, i ROM da sgomberare, le Radici dell’ItaGlia da difendere, la Fornero, la crisi causata dall’euro e dall’UE, #IO mi mettevo a leggere veramente i liBBri! Ma andate a lavürar a Casaaa!!! #telelavoro #Salvì)

    PRIMO MOTIVO

    Perché ha rotto il cazzo.

    SECONDO MOTIVO

    Perché non ci rende automaticamente più trasgressivi, desiderati e monelli. Io sono anni che tengo questa roba sul comodino, ma non è cambiato granché. Forse mi manca l’elicottero…

    What else?
    What else?

    TERZO MOTIVO

    Perché, usando le parole di Amlo, il film è sicuramente parte di una trilogia ed io ho solo due palle.

    QUARTO MOTIVO

    Perché ci hanno mentito e truffato, non solo il film è a colori, ma:

    In diagnostica per immagini, si ha una sensibilità su scala monocromatica di  65,534 sfumature di grigio (più il bianco e il nero).

  • Deontologia della barbarie

    Pralinato alle nocciole

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    Guardatelo con attenzione, sarà l’ultima volta che lo troverete invitante.

    Non ho mai avuto problemi nel cacare. Le pareti del mio sfintere, sempre ben lubrificate, sarebbero l’invidia di qualsiasi attore porno gay passivo.

    (e non di rado ho riflettuto riguardo il tentare quella strada, in fondo, prenderlo in culo per sbarcare il lunario non è quello che definiremmo “essere un membro produttivo della società”?).

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    e senza ombra di dubbio questo sarebbe il mio nome d’arte.

    Negli ultimi tempi, invece, mio malgrado, ho imparato cosa sia la stitichezza.

    Cazzarola.

    Scoprire a quasi 30 anni cosa voglia dire dover spingere un siluro marrone duro e spigoloso come un ramo di palissandro attraverso quel dannato buchino che, per l’occasione è secco e rattrappito, è davvero un’esperienza traumatica,

    quasi quanto scoprire che la tua ragazza crede nelle proprietà dell’acqua diamante.

    oppure, mentre lei è in bagno, dare un’occhiata a una scatola un po’ nascosta, nella speranza di trovarci creme fungicide e lubrificanti non vegetali,

  • Deontologia della barbarie

    Nato sotto il segno del Gabbiano.

    * Non troverete bestemmie o offese al papa, mi dispiace per chi ci teneva, ma dovrò pure sorprendervi con colpi di scena ed effetti speciali, no? Forse riesco anche a non dire maleparole *

    «Gli occhi non mentono mai»
    «Gli occhi non mentono mai»

    Domani, Sabato 21 Marzo, Sir Francis Jorge Mario da Silva Bergoglio, il Papa buono e caro ma però se m’incazzo, quello che potrei continuare su questa linea citando decine di definizioni ma non lo faccio (e le più belle resterebbero comunque quelle dei Paguri su Don Zauker), insomma lui, verrà in visita a Napulè.

    Non starò a perdermi nelle solite sterili e noiose polemiche sul perché e sul percome, quelle lasciamole ad altri.

    Parliamo di cose serie.

    Gli hanno fatto un programma semplice, ma efficace:

    Arrivo in elicottero a Scampia, messa a piazza del Plebiscito, pranzo a Poggioreale, visita a San Gennaro, caffettino a piazza del Gesù Nuovo, aperitivo con giovani e famiglie sul lungomare e ripartenza entro sera, in modo da cenare a casa.

    Plebiscito
    Piazza Plebiscito a Napulè.

    Visto che è entusiasta di venire a Napoli per le somiglianze con Buenos Aires, mi avrebbe fatto piacere rimanesse per la prima serata, in modo da vedere la vitale comunità di escort e transessuali argentine sul Rettifilo e a via Marina, sentendosi così ancora più a casa.

    Però lo capisco, i fedeli da piazza, quelli che vogliono a tutti i costi un pezzo di papa da portare a casa, ti prosciugano le energie. Magari vedrà comunque qualcosa andando via, dal finestrino dell’elicottero, che il sabato attaccano a lavorare prima, in genere.

    Credo che toccherà, tediandomi un poco, i soliti argomenti, usando la primavera come metafora di rinascita, augurandosi che questa sia una primavera diversa, di riconciliazione, dedicando un pensiero a tutti quelli che soffrono nel mondo, due parole sulle rondini che tornano al tetto, un aneddoto su Brancaleone San Benedetto da Norcia e, a questo punto, se qualcuno della Acqua Minerale San Benedetto S.p.A  si inserisse con una bella pensata pubblicitaria, secondo me arrevotass’ tuttecose.

    Credo (spero) dirà anche qualcosa che non mi tedierà, in fondo non sarebbe la prima volta, una di quelle cose che, pur applaudendo, il 69% dei fedeli in estasi non ascolterà nemmeno, ma che io e circa altri ventisette invece apprezzeremo.

    Sia chiaro, non è un mistero che io sia ateo, materialista ed anticlericale  ma, sinceramente, non ce l’ho con il Papa.

    Non potrei.

    Ho dei problemi con quello che rappresenta (la religione) e con la casta categoria di cui fa parte (il clero), non certo con lui.

    Anzi, al netto di qualche caduta di stile (ai miei occhi eh) e di frasi opinabili e già ampiamente strumentalizzate in maniera virale (ma era da mettere in conto in questo social-issimo mondo 2.0 [quando esce la patch 2.1? Si sa niente?]), è un papa che, per completa sublimazione di una parte della politica italiana, si è trovato a dire cose di Sinistra o cose non “di sinistra”, ma ( proprio per questo) condivisibili.

    Rendiamoci conto però che non gli si può chiedere di fare da mediano, portiere, arbitro e calzolaio.
    Ha dei limiti fisici, magari quando era più giovane… ma adesso no.

    Un papa deve fare il papa e deve dire le cose da papa, lui già ha fatto di più, ma è da considerarsi solo un omaggio, un di più una tantum, non facciamo i soliti che so trasuti ‘e sicche e se so miss ‘e chiatt, lasciategli fare le encicliche e le cose sue e, se riuscisse a riformare e rendere un po’ migliore la chiesa cattolica, pure farebbe una cosa buona ed io, ateo e tutt , sarei cuntent.

    Certo, dobbiamo essere realistici e non possiamo proprio aspettarci che cominci a farsi gli autogol.

    Cioè, se domani Papa Francesco, che già mi fece sbiellare (in senso buono) un po’ per la cosa che lui – anche se sono ricchioni omosessuali – nun è nisciuno per poter giudicare chi si ama , bello e buono piglia e dice Si! all’aborto, Si! alle suore che vogliono celebrare messa, Si! alla rinuncia all’8X1000, No! agli obiettori di coscienza e allucca pure  “Forza Salieeern!”  io…  io…

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    Come “Forza Saliern”? Ma hai capito addò stai?!?