• Esizialesimo

    DUE D̶e̶p̶r̶e̶s̶s̶i̶o̶n̶i Digressioni Parallele.

    Questa storia può avere molteplici chiavi di lettura.

    Essendo limitato il tempo a disposizione di ogni essere vivente, nella propria ed individuale manifestazione del tutto, ed essendo tendente a zero pure la soglia d’attenzione di voi cumpagnielli miei che mi leggete dovreste leggermi,  ne prenderemo in considerazione solamente due.

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    Troppo lungo, non lo leggo.

    L’evento è di per sé banale: una toccata di capelli al supermercato, mentre mi accingevo ad accattare le mele annurche.

    La contestualizzazione che ci offre il nostro microcosmo emotivo però,  può ribaltare le sorti della percezione e darci interpretazioni differenti (e svariate sfumature gradazioni di malepanz).

    -> QUESTO <- è l’accompagnamento musicale, nel caso aveste bisogno di più ansia.

    L’articolo è di 1300 battute, il brano dura 20 minuti, quindi se riuscite a leggere almeno 65 lettere al minuto, vi basterà per finirlo tutto, però se vi piace il noise/dark jazz/ambient,  è un bel pezzo anche da solo.

    Universo Emotivo 2DI-P1K²e

    Napoli, fiNe Novembre, il clima Natalizio, straNameNte, aNcora Nicchia e NoN ha aNcora imperversato in ogNi aNgolo o Negozio, forse per la Negativa coNgiuNzione ecoNomica.
    (18 “N”, come un esame arrubbato, riuscireste a far meglio in soli due minuti, scrivendo di pugno?)

    Ho aperto gli occhi alle 18:47.
    Avevo passato la nottata precedente sotto esame di coscienza e giunta la mattina, non ero più in grado di addormentarmi, così, ad un passo dalle lacrime per il nervosismo, avevo tentato di distrarmi immergendomi in una ricerca culinaria, finendo per fare le nove del mattino.

    C’è di buono che ho imparato cosa sono e come si cucinano delle pietanze ungheresi.

    Goulash, pörkölt, paprikás e tokány: tutti stufati di vari tipi di carne, che partono dalla stessa base ma diventano quattro piatti differenti.

    La sacra triade, da sinistra: Tokàny, pörkölt e paprikás.
    La sacra triade, da sinistra: Tokàny, Porkolt e Paprikas

    Alla fine avevo perso i sensi e mi ero addormentato, con una fame da lupo d’inverno.