Tommaso
Kim Rossi Stuart.
Jason Bradford Priestley.Questi nomi vi dicono niente?
Per me sono stati un incubo. I semi di traumi tutt’oggi rigogliosi.
Jason Priestley fu “Brandon Walsh” in quel cancro su pellicola chiamato “Beverly Hills 90210” regalatoci dal buon Darren Starr.
Fu il primo vero teen drama, padre prolifico genere che poi ci deliziò con “Dawson’s Creek” e continua tutt’ora a sorprenderci con tante leccornie.
Un giorno il karma te la farà pagare, Starr.
Appassionato di corse d’auto e pilota, anni fa si distrusse la faccia e rischiò la paralisi in seguito ad un grave incidente.
Purtroppo è stato ricostruito ed oggi è un attore e regista senza infamia e senza lode.
Kim Rossi Stuart invece è diventato famoso con “Il ragazzo dal Kimono d’oro”, un pietoso plagio italiano di “Karate Kid”.
Negli anni ha interpretato ruoli discretamente importanti, come quello de “Il Freddo” in “Romanzo Criminale”, o l’omonimo criminale pluriergastolano in “Vallanzasca – Gli angeli del male”.
È anche stato un Gesù Cristo che vatte un vecchiariello-Satana (grandissimo momento di televisione).
Ma tanto, molte di voi lo ricorderanno umidamente solo per aver interpretato il principe Romualdo, in “Fantaghirò”.
Pure lui è attore e regista, ha due cognomi e si è sfracellato,
ma con la moto.
Hanno anche altre cose in comune, come l’essere papà, avere il cazzo ed essere nati entrambi nel ’69.Il punto però non è questo.
Beverly Hills 90210 e Il ragazzo del Kimono d’oro sono state le prime cacate che ho visto con mia sorella.