- Lunachòc: Moscow Mule, amore, guerra e cinema di menare.- Tendo pregiudizialmente a tenermi alla larga dai film che vincono gli Oscar. 
 La vita è troppo breve per perdere tempo dietro alle cose intelligenti e cool,
 soprattutto quando ci sono così tanti film con i dinosauri ancora da vedere.
 –Stanlio Kubrick, i400calci – Rivista di cinema da combattimento, 8 agosto 2012
 - Ho un grosso problema. - Uno solo? Dai, non facciamo i modesti! - O meglio ne ho tanti, però oggi voglio parlare di questo. - …. - E magari pure di qualche altra cosa, poi vedo, mai stato capace a priori di decidere le cose che scrivo. - Flusso di coscienza direbbe Joyce. Ma io non sono James Joyce,  - Bel cappottino, lo fanno anche da uomo? - anche se mi farebbe piacere. Ma se sul ring con me si misurasse chissà quante ne pigliasse… - Ma io non sono neanche Jake la Motta. Anche se mi farebbe piacere. Ma chissà se sul ring… ah no aspè. Pugile.  - Gente a cui non tenteresti mai di scippare la pensione. - Chiatto e vecchio, ma pur sempre pugile. - Forse ancora ancora De Niro. Ma non sono sicuro.  - Che c’è, povero stro’zz dici a me, eh? - No, Ferruccio Amendola, dicevo al vecchietto a cui prestavi la voce. Tu torna in paradiso ad insegnare agli angeli il connubio tra Dixan e Vernel. - Comunque. - Visto che si parla di cinema… - C’è un problema. - Uno solo? - Shhhh. Mi fai perdere il filo.