Come ti spiego e risolvo i̶l̶ ̶g̶e̶n̶o̶c̶i̶d̶- le botte sul culetto degli armeni in poche mosse.
Questa settimana, sulla scacchiera politica mondiale, svariate prime donne col cazzo si sono svegliate con il mestruo e hanno deciso di tirare su un putiferio per una storiella successa più di un secolo fa.
Ma io nollosò! Invece di andare ad arrestare a chi arrobba e accire aggente! VeRgONNNiA!
Vi spiegherò e risolverò la faccenda in poche mosse, facendovi fare un piccolo gioco, ovvero dovrete indovinare tra tutte le dichiarazioni riportate nel pezzo, quelle che sono completamente false.
Domenica scorsa, papà Francesco
durante la sua solita messa, ha definito l’olocausto degli armeni
«il primo genocidio del XX secolo.»
Bergoglio era andato a colpo sicuro, pensava fosse una cosa assodata, l’aveva già detta Giovanni Paolo 2 quindici anni prima e poi aveva pure verificato controllando sulla Treccani, che tiene sempre alla sinistra della Bibbia:
genocìdio: Sistematica distruzione di una popolazione, una stirpe, una razza o una comunità religiosa.
Il termine fu utilizzato per la prima volta dal giurista Raphael Lemkin per designare, in seguito allo sterminio degli Armeni consumato dall’Impero Ottomano nel 1915-16, una situazione nuova e scioccante per l’opinione pubblica;
Non poteva immaginare, essendo uomo di chiesa, la reazione isterica dovuta ai fastidi delle dame politiche dei nostri tempi in quei giorni lì, nonostante i passi avanti della scienza e i prodigi della tecnica, come il lactifless.
Nato sotto il segno del Gabbiano.
* Non troverete bestemmie o offese al papa, mi dispiace per chi ci teneva, ma dovrò pure sorprendervi con colpi di scena ed effetti speciali, no?
Forse riesco anche a non dire maleparole*Domani, Sabato 21 Marzo,
SirFrancis Jorge Marioda SilvaBergoglio, il Papa buono e caro ma però se m’incazzo, quello che potrei continuare su questa linea citando decine di definizioni ma non lo faccio (e le più belle resterebbero comunque quelle dei Paguri su Don Zauker), insomma lui, verrà in visita a Napulè.Non starò a perdermi nelle solite sterili e noiose polemiche sul perché e sul percome, quelle lasciamole ad altri.
Parliamo di cose serie.
Gli hanno fatto un programma semplice, ma efficace:
Arrivo in elicottero a Scampia, messa a piazza del Plebiscito, pranzo a Poggioreale, visita a San Gennaro, caffettino a piazza del Gesù Nuovo, aperitivo con giovani e famiglie sul lungomare e ripartenza entro sera, in modo da cenare a casa.
Visto che è entusiasta di venire a Napoli per le somiglianze con Buenos Aires, mi avrebbe fatto piacere rimanesse per la prima serata, in modo da vedere la vitale comunità di escort e transessuali argentine sul Rettifilo e a via Marina, sentendosi così ancora più a casa.
Però lo capisco, i fedeli da piazza, quelli che vogliono a tutti i costi un pezzo di papa da portare a casa, ti prosciugano le energie. Magari vedrà comunque qualcosa andando via, dal finestrino dell’elicottero, che il sabato attaccano a lavorare prima, in genere.
Credo che toccherà, tediandomi un poco, i soliti argomenti, usando la primavera come metafora di rinascita, augurandosi che questa sia una primavera diversa, di riconciliazione, dedicando un pensiero a tutti quelli che soffrono nel mondo, due parole sulle rondini che tornano al tetto, un aneddoto su
BrancaleoneSan Benedetto da Norcia e, a questo punto, se qualcuno della Acqua Minerale San Benedetto S.p.A si inserisse con una bella pensata pubblicitaria, secondo me arrevotass’ tuttecose.Credo (spero) dirà anche qualcosa che non mi tedierà, in fondo non sarebbe la prima volta, una di quelle cose che, pur applaudendo, il 69% dei fedeli in estasi non ascolterà nemmeno, ma che io e circa altri ventisette invece apprezzeremo.
Sia chiaro, non è un mistero che io sia ateo, materialista ed anticlericale ma, sinceramente, non ce l’ho con il Papa.
Non potrei.
Ho dei problemi con quello che rappresenta (la religione) e con la
castacategoria di cui fa parte (il clero), non certo con lui.Anzi, al netto di qualche caduta di stile (ai miei occhi eh) e di frasi opinabili e già ampiamente strumentalizzate in maniera virale (ma era da mettere in conto in questo social-issimo mondo 2.0 [quando esce la patch 2.1? Si sa niente?]), è un papa che, per completa sublimazione di una parte della politica italiana, si è trovato a dire cose di Sinistra o cose non “di sinistra”, ma ( proprio per questo) condivisibili.
Rendiamoci conto però che non gli si può chiedere di fare da mediano, portiere, arbitro e calzolaio.
Ha dei limiti fisici, magari quando era più giovane… ma adesso no.Un papa deve fare il papa e deve dire le cose da papa, lui già ha fatto di più, ma è da considerarsi solo un omaggio, un di più una tantum, non facciamo i soliti che so trasuti ‘e sicche e se so miss ‘e chiatt, lasciategli fare le encicliche e le cose sue e, se riuscisse a riformare e rendere un po’ migliore la chiesa cattolica, pure farebbe una cosa buona ed io, ateo e tutt , sarei cuntent.
Certo, dobbiamo essere realistici e non possiamo proprio aspettarci che cominci a farsi gli autogol.
Cioè, se domani Papa Francesco, che già mi fece sbiellare (in senso buono) un po’ per la cosa che lui – anche se sono
ricchioniomosessuali – nun è nisciuno per poter giudicare chi si ama , bello e buono piglia e dice Si! all’aborto, Si! alle suore che vogliono celebrare messa, Si! alla rinuncia all’8X1000, No! agli obiettori di coscienza e allucca pure “Forza Salieeern!” io… io…